Aste al ribasso su Internet

Le aste al ribasso che si trovano dappertutto sul web sono diverse da quelle al rialzo utilizzate dal famoso E-Bay, per intenderci. A differenza di queste, le prime permettono di acquistare a prezzi oltremodo vantaggiosi beni anche di un certo pregio, come motociclette e automobili. Ecco in sintesi come funziona il sistema delle “aste al ribasso” online.

Per partecipare all’asta, ogni offerente deve versare al proprietario del sito web una somma di entità variabile (che in genere non supera i due euro), per ogni offerta che intende lanciare. Il partecipante apre un conto corrente dal quale viene prelevata di volta in vota la cifra che corrisponde al numero di offerte presentate. L’acquirente che vuole partecipare ad un’asta al ribasso deve formulare un’offerta che sia unica, e al tempo stesso più bassa rispetto a quella degli altri.

 L’offerente, una volta presentata la sua offerta, viene costantemente aggiornato sullo stato di essa tramite il sito sul quale si è registrato. Si aggiudica l’offerta chi riesce ad indovinare l’offerta più bassa, ma questo ovviamente dipende anche dal numero di offerte lanciate.

Generalmente contribuiscono all’aggiudicazione entrambe le fortunate circostanze. Le aste online sono chiamate anche “aste olandesi”. Il legislatore è intervenuto a disciplinare questo settore nel 2002, individuando la figura dell’agente di vendita tramite pubblico incanto, o “banditore”.

Tra le altre cose, il profilo più delicato di tale sistema di vendita all’asta riguarda l’utilizzo dei dati personali di coloro che partecipano all’asta. Uno dei siti di aste online più sicuri e affidabili risulta essere Bidooo.com. Il punto di forza di questo portale è rappresentato dall’assistenza continua fornita agli utenti. Naturalmente, come in tutti i siti del genere, bisogna essere maggiorenni per potervi accedere. Il sistema delle aste al ribasso online è davvero un’innovazione, e come tale conviene conoscerlo bene per utilizzarlo al meglio, prendendo al volo le occasioni che offre.

Aste al ribasso gratis

I siti di aste al ribasso continuano ad aumentare. Si tratta di aste nelle quali ci si aggiudica l’oggetto non in base all’offerta più alta, (come avviene in quelle “tradizionali”), ma tenendo conto di quella più bassa. Inoltre l’offerta deve essere unica. Aggiudicarsi un oggetto o un servizio tramite tale sistema è come vincere alla lotteria istantanea del “Gratta e vinci”.

Insomma, è grazie alla fortuna che ci si aggiudica un oggetto, anche se le probabilità aumentano in base al numero di offerte all’asta. Partecipare alle aste al ribasso online non costa nulla. In genere, viene regalato un bonus di circa quattro euro per lanciare la propria offerta.

Per questo è consigliabile giocare con moderazione e buon senso, evitando gli eccessi. In alcuni siti presenti sul web non si deve versare alcun deposito né cauzione iniziale, poiché il servizio è assolutamente gratuito.

I crediti da utilizzare non vengono acquistati con denaro, ma provengono da alcuni strumenti come installazione di banner e programmi che visualizzano sponsor, compilazione di sondaggi online, ecc. Si accumulano crediti (che servono per accedere alle aste) anche invitando altri amici. E’ però difficile che un sito di aste al ribasso online sia completamente gratuito.

D’altronde, quale guadagno ci sarebbe per il proprietari del sito stesso? Proprio a causa del particolare meccanismo di tali aste, si sono verificate alcune truffe a danno di utenti che, avendo vinto, non hanno ricevuto l’oggetto previsto. La Guardia di Finanza è intervenuta spesso a chiudere alcuni siti che facevano aste al ribasso online, mettendo in vendita oggetti di ogni tipo: cellulari, automobili, navigatori satellitari e tanto altro ancora.

Tra i siti oscurati ci sono bidplaza.it, youbid.it, bidda.it, bidme.it. In questi, come in altri casi, mancano del tutto le autorizzazioni necessarie a svolgere questa attività da parte delle autorità competenti. E’ quindi consigliabile tenere gli occhi ben aperti per non incorrere in spiacevoli sorprese!

Come Funzionano le Aste al Ribasso

Uno dei primi siti di aste al ribasso è nato nel 2006, in Svezia, riscuotendo subito un grande consenso. Si chiama Bidster.com, e a quanto pare permette agi utenti di comprare all'asta oggetti a prezzi a dir poco strabilianti. Immaginate di aggiudicarvi un appartamento alla somma (inverosimile) di 579 euro, o una fiammante Porshe a 219 euro.

Per capire il funzionamento delle aste al ribasso, è utile leggere attentamente il regolamento aste on line che in genere viene riportato all’interno del portale. Quando si lancia un’offerta al ribasso ogni utente può visualizzarne l’andamento: il servizio viene denominato “pacchetto informazioni” e consente di essere costantemente aggiornati sullo stato dell’offerta, che può essere: offerta unica più bassa; offerta unica ma non più bassa; offerta non unica.

Per aggiudicarsi l’oggetto è necessario che l’offerta sia unica e più bassa. Per accedere a tale servizio ogni asta prevede un costo, ma ve ne sono alcune che lo prevedono a titolo gratuito. Si possono avere anche pacchetti informazioni di tipo “Plus” e “Super Plus”. Per effettuare più offerte in una volta sola, si può ricorrere alle c.d. “offerte multiple”, che valgono per tutti i valori compresi tra due numeri scelti, compresi gli estremi. Il sito provvede a generare l’offerta in maniera automatica.

Nel nostro Paese non esiste ancora una regolamentazione normativa organica sulle aste al ribasso, mentre in altri Paesi europei (come l’Inghilterra) alcune istituzioni sono intervenute con leggi precise sull’argomento. La Gambling Commission inglese ha elaborato una normativa per regolamentare il funzionamento delle aste.

In Italia, invece, esiste ancora un po’ di diffidenza: per alcuni si tratta di una truffa, altri parlano di gioco d’azzardo, per altri ancora si tratta di un semplice gioco di abilità da utilizzare con moderazione e buon senso.

Piuttosto, il meccanismo si avvicina ad una lotteria, anche se atipica. Nel campo delle energie rinnovabili esiste una forma particolare di asta al ribasso “istituzionalizzata”: si prevede che, tra non molto, sostituiranno i certificati verdi.